I farmaci fanno parte della vita di milioni di persone e aumentano il nostro benessere, ma esistono dei rischi legati al loro uso. Gli scienziati convengono sul fatto che nella fase di sviluppo delle medicine dovrebbe essere eseguita una rigorosa valutazione del rischio, benché individuare gli aspetti legati alla sicuezza nel corso delle prove cliniche sia complesso.
La farmacovigilanza è un campo della scienza impegnato nella comprensione e prevenzione degli effetti avversi delle medicine. Il progetto Med-ePHV («Learning and practicing pharmacovigilance in the Mediterranean countries»), finanziato nell’ambito del Sesto programma quadro (6°PQ) con 804.420 euro, ha proposto un approccio innovativo alla pratica della farmacovigilanza dell’UE.
Gli operatori sanitari e i pazienti sono i primi a riconoscere le reazioni avverse ai farmaci e a riferirle alle autorità preposte. Ma la procedura viene complicata dalla trasmissione inefficiente della notifica, sia alle agenzie nazionali che a quelle europee.
I regolatori farmacologici comunitari sottolineano l’importanza della farmacovigilanza per il benessere dei cittadini europei. Med-ePHV ha cercato di progettare e implementare un sistema comune di apprendimento telematico che affronta i bisogni ed i profili degli operatori sanitari e dei pazienti appartenenti all’area del Mediterraneo, in particolare quelli diSpagna, Francia e Italia.
I partner del progetto ritengono che il loro sistema innovativo «permetterebbe alle parti coinvolte di ricevere e applicare le notifiche relative alle reazioni avverse ai farmaci a livello periferico dei sistemi della farmacovigilanza».
Il team ha anche cercato di sviluppare corsi di apprendimento telematico di farmacovigilanza e strategie di tutorato conformi alla legislazione comunitaria e adattabili alle necessità dei sitemi di attuazione nazionali. Hanno mirato alla prova e alla convalida dei moduli di apprendimento telematico in un campione rappresentativo di operatori sanitari e rappresentanti di aziende farmaceutiche selezionate.
Infine, i ricercatori hanno cercato di progettare un ambiente collaborativo che avrebbe costituito il nucleo centrale di una «griglia di applicazione», che dovrebbe essere accessibile alle autorità sanitarie locali e agli operatori sanitari. Successivamente, sarebbero stati siglati accordi di partenaiato affinché i moduli di apprendimento telematico possano essere sfruttati a livello commerciale.
Partita a settembre 2006, la piattaforma informatica basata su griglia comprendeva un pilota online per la formazione sulla notifica e segnalazione delle reazioni avverse ai farmaci, che fosse conforme agli standard internazionali stabiliti, e «meccanismi di corsi di apprendimento telematico e tutorati per la farmacovigilanza» che sostenessero la specificazione su base cognitiva delle reazioni avverse ai farmaci, nonché affrontassero questioni di correlazione e standardizzazione.
Hanno partecipato al progetto le piccole e medie imprese (PMI) Arisoft Editorial (Spagna), PasteurMediavita (Francia) e Gruppo S LAB (Italia). Il gruppo spagnolo è specializzato nei portali internet impegnati nella promozione di programmi di formazione specialistica in vari settori, tra cui quello della sanità. PasteurMediavita offre formazione specialistica tradizionale legata alla sanità e formazione di supportointernet, mentre Gruppo S LAB fornisce prodotti di informazione medica.
Per favorire il successo del progetto, le PMI hanno collaborato con gruppi di ricerca e di sviluppo tecnologico, tra cui l’Istituto nazionale francese per la ricerca sanitaria e medica e l’Università di Pavia, inItalia . Ha contribuito anche il Forum europeo delle buone pratiche, aumentando la consapevolezza dei risultati del progetto a livello comunitario.